3. L’Intercessione degli Angeli per Noi

+ In Nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.

Gli Angeli pregano Dio e offrono al Padre il sacrificio del Figlio diletto; lo fanno anche per noi. Scrive san Giovanni Crisostomo: “Quando il sacerdote all’altare offre il Sacrificio Stupendo e Sublime, gli angeli stanno accanto a lui, e tutt’intorno all’altare sono schierati cori di spiriti celesti che alzano la voce in onore della Vittima immolata. Così non sono solo gli umili mortali che invocano Dio: gli angeli si inginocchiano davanti a Lui, gli arcangeli supplicano a favore degli uomini. È il loro tempo più propizio, si può dire, quando la sacra Vittima è a loro disposizione. Per mezzo di Lui sollecitano le loro petizioni. Possiamo immaginarli parlare così: «Preghiamo, o Signore Dio, per coloro che Vostro Figlio ha tanto amato da morire per loro; supplichiamo per coloro per i quali Egli versò il Suo Preziosissimo Sangue; imploriamo la grazia per coloro per i quali ha offerto il Suo Sacratissimo Corpo in Croce».

Gli angeli offrono il sacrificio per noi; offrono anche le nostre preghiere a Dio. Ricordiamo il passo dell’Apocalisse: “Un angelo venne e si fermò davanti all’altare con un turibolo d’oro e gli fu dato molto incenso perché offrisse delle preghiere di tutti i santi sull’altare d’oro che è davanti al trono di Dio. E il fumo dell’incenso delle preghiere dei santi salì davanti a Dio dalla mano dell’angelo».

Ora l’angelo in questione può essere san Michele che è particolarmente incaricato di portare a Dio le preghiere dei fedeli; può invece simboleggiare una moltitudine di angeli, come tutti quelli che sono presenti; o addirittura può significare Nostro Signore Stesso, il Grande e Divino Angelo – “angelo” significando colui che è inviato da Dio, il che è particolarmente vero per Nostro Signore Benedetto. Infatti è Nostro Signore Stesso che offre il Sacrificio della Messa nella propria Persona per la salvezza e per il bene del popolo; ma è sufficientemente attestato che gli angeli che sono presenti ed offrono il sacrificio, offrono con esso le preghiere del popolo a Dio. Il testo della Messa che ricorda questo passo dell’Apocalisse recita: “Ti preghiamo umilmente, Dio onnipotente: ordina che [queste offerte] siano portate per le mani del Vostro angelo santo al Vostro sublime altare, al cospetto della Vostra Divina Maestà.”

P. Martin di Cochem commenta; «Facciamo dunque ciò che è in noi nell’ascoltare ogni giorno la Messa, affinché le nostre preghiere siano portate in Cielo nelle mani pure degli angeli, e supplichiamo l’Altissimo che le accolga benevolmente perdonando la nostre tante mancanze per la devozione degli spiriti celesti ai quali ci associamo”. San Leonardo da Porto Maurizio ci esorta: “Perché non imitate gli angeli che, nella celebrazione della Messa, scendono a migliaia dal Cielo e si accostano in adorazione ai nostri altari per intercedere per noi?” Deo Gratias!

+ In Nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen.