Fede e Sacra Scrittura

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+ In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Amen

Oggi, carissimi fedeli, è la Domenica in Albis, anche nominata la Festa della Divina Misericordia in cui si può guadagnare l’Indulgenza plenaria alle solite condizioni: la confessione oggi o durante la settimana scorsa, o questa settimana, la santa Comunione oggi solo, naturalmente, nello stato di grazia non essendo mancati alla santa Messa domenicale o alla santa purezza, per esempio, e anche la visita di una Chiesa con la recita del Credo e del Pater Noster e un secondo Pater Noster e una Ave Maria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

In nomine Patri, et Filii, et Spiritus Sancti.

“Questi segni sono stati scritti perchè crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perchè credendo abbiate la vita nel Suo Nome”.
Così descrive san Giovanni evangelista nella lettura di oggi, lo scopo del suo Vangelo, ossia: che noi abbiamo la fede e la vita eterna. Similmente quando raccontò che il Sangue e l’acqua uscivano dal lato del Signore, aggiunse le parole: “chi ha visto ne da testimonianza e la sua testimonianza è vera, egli sa che dice il vero perchè anche voi crediate”. San Giovanni evangelista intende che noi abbiamo la fede, la fede che Gesù è il Cristo, cioè il Messia, il Salvatore ed il Figlio di Dio, cioè il Figlio Divino. E intende che noi abbiamo la vita eterna nel Suo Nome, cioè la Vita della grazia, la Vita sovrannaturale, questa Vita è nel Nome del Signore perchè proviene dal Battesimo nel Suo Nome e si mantiene dall’agire nel Suo Nome, dall’agire da buoni cattolici.
Questa Vita è la vita di buoni cattolici quaggiù, e la Vita dei Beati nel Paradiso.
La conoscenza della Sacra Scrittura e soprattutto dei Vangeli è dunque necessaria per la fede, la fede degli adulti, è necessaria per ottenere la fede, è necessaria per aumentarla, per purificarci dai dubbi come nel caso di sant’Agnese, e per approfondirla, ma nessuna conoscenza è più utile per approfondire la nostra fede e per avere la Vita di grazia, nella sua pienezza, che la conoscenza della Passione del nostro amatissimo Signore Gesù Cristo +, la conoscenza del costato trafitto da una lancia, del Sacro Cuore aperto dal peccato per abbracciare il peccatore, la conoscenza del Sangue e dell’acqua che significano la salvezza dell’uomo tramite il Sacrificio del Calvario e il Battesimo, nessuna conoscenza è più utile della conoscenza delle ferite nel costato, nelle mani e nei piedi del Signore.

“Conosci dunque la mia Passione, medita la mia Passione, vivi la mia Passione – dice il Signore – metti qua il tuo dito e guarda le mie mani, stendi la tua mano e mettila nel mio costato, tocca le mie ferite, avvicina la tua sofferenza e uniscila alla Mia sofferenza e sappi che Io ti ho amato con un Amore che non fu mai visto prima su questa terra e che non si vedrà mai più, un’Amore che ha inflitto la mia sacra umanità, quella più gloriosa più sublime creazione di Dio, con ferite che l’ha lacerata e l’ha fatta un’unica ferita, che l’ha inchiodata sull’albero della Croce e l’ha svuotata di tutto il suo Sangue. Sappi che questo mio Amore mi ha fatto morire e risorgere e portare queste ferite con il Suo pegno e la sua prova incontrovertibile per tutta l’eternità. Non siate più increduli, ma credenti, abbiate la fede, e vivete in questa fede amando Me e avrete la vita nella Sua pienezza quaggiù e in Cielo”.
Amen.