La sedicente teoria del “Gender”

Già il termine “Gender” è un indice sicuro della sua falsità, poiché se la teoria fosse vera, sicuramente sarebbe già stata proposta da qualche filosofo del passato.

Secondo la teoria, la sessualità viene determinata dalla sola cultura e deve essere liberata da ogni costrizione ed inibizione. Dietro a questo velo sottile di intellettualismo giace il tentativo di promuovere l’omosessualità e la pedofilia, e questo, secondo alcuni, per controllare la popolazione in vista di stabilire un regime totalitario mondiale.

Procediamo ad esaminare questa teoria alla luce di una sintesi della morale matrimoniale cattolica, prima riguardo alla ragione e poi alla Fede.

Ora è evidente che la sessualità può essere influenzata dalla cultura ed anche dalle circostanze particolari della vita, ma è anche evidente che si fonda sulla persona umana differenziata in due sessi diversi: maschile e femminile, ognuno con le proprie caratteristiche psico-fisiche.

La differenziazione sessuale ha senso nell’analisi finale solo in rapporto alla procreazione e la propagazione della specie o, in altre parole, alla conservazione del genere umano. La procreazione può avvenire solo dentro del matrimonio, poiché solo il matrimonio può fornire la base per l’educazione di una prole equilibrata e felice. La conservazione del genere umano è in assoluto il maggiore bene naturale: perciò la frustrazione di questo bene tramite l’uso della sessualità al di fuori del matrimonio o contro gli scopi del matrimonio, è una cosa pessima. La corruzione del migliore è la peggiore: corruptio optimi pessima est.

Queste verità della Legge naturale sono confermate da Santa Madre Chiesa nella sua dottrina sul matrimonio, sulla gravità del peccato dell’impurità di qualsiasi tipo, e sulla condanna dell’omosessualità e soprattutto della pedofilia.

La teoria del cosiddetto “Gender” è falsa per quattro motivi:

1. È irreale nel senso che non ha alcun fondamento nella realtà, fundamentum in re: non ha fondamento nella natura umana, nel carattere psico-fisico, o maschile o femminile, di una data persona. Riguarda piuttosto la persona come un tipo di barca, e la sessualità come un tipo di vela, su cui soffia il vento della Cultura, che spinge la persona là dove essa vuole.

2. È irrazionale perché, essendo contraria alla Legge naturale, è contraria anche alla ragione stessa.

3. È superficiale perché elegge l’emozione come guida del comportamento umano e non l’intelletto e la volontà ed i loro oggetti adeguati che sono il Vero ed il Bene.

4. È incoerente, per due versi: a) in quanto promuove la stessa azione che pretende di combattere: ossia l’influenza culturale sessuale; b) in quanto è un tipo di edonismo e come tale avoca la felicità mentre procura l’infelicità.

La teoria “Gender” è dunque falsa: irreale, irrazionale, superficiale, ed incoerente. Promuoverla nella scuole, invece, è un male grave, perché incoraggia l’omosessualità e la pedofilia. La sua gravità è tanto più grande in virtù del suo carattere pubblico – toccando un gran numero di persone e suscitando scandalo pubblico – e in virtù del suo effetto che è cioè di corrompere le anime di bambini innocenti fin dalla più tenera età. Di coloro che agiscono in questo modo, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzi anche uno solo di questi piccoli”. Noi, in cui la luce della ragione non è ancora completamente spenta, dobbiamo fare tutto il possibile per resistere a queste iniquità prima che i nostri figli vengano corrotti e che noi tutti periamo nell’inondazione.